Sappiamo tutti che da qualche anno il Wi-Fi può essere erogato nei posti pubblici senza l’obbligo di una registrazione formale, ma che l’esercente deve tenere comunque traccia degli accessi alla propria rete mediante la registrazione del MAC Address. Il  Media Access Control  ed è un sistema di identificazione di dispostivi anziché di persone e quindi in caso di indagine si può al massimo risalire all’apparato che ha effettuato l’abuso. Essendo il mac address facile da cambiare la legislazione italiana in pratica non serve a nulla. La legge dice: “La registrazione della traccia delle sessioni, ove non associata all’identità dell’utilizzatore, non costituisce trattamento di dati personali e non richiede adempimenti giuridici. Se l’offerta di accesso ad internet non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore, non trovano applicazione l’articolo 25 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 e l’articolo 7 del decreto legge 27 luglio 2005 , n. 144, convertito in legge 31 luglio 2005, n. 155”.

Riassumendo, se ad esempio un ristorante vuole offrire la connessione Wi-Fi ai propri clienti può farlo senza dover identificarli a patto però di tenere la traccia delle sessioni effettuate. Noi offriamo un sistema di connessione Wi-Fi chiamato ISI-Spot che permette tutto questo e in più offre la possibilità di effettuare re-marketing del cliente al quale chiediamo comunque almeno un dato. 

Ora la corte di giustizia europea sancisce che il gestore che eroga un sistema di connessione a internet non è in alcun modo responsabile delle eventuali violazioni compiute dai propri clienti in rete. Solo in caso di specifica richiesta da parte di un soggetto che si ritiene danneggiato dall’uso di queste connessioni libere, immaginiamo che vengano usate per scaricare contenuti protetti da copyright, si può chiedere al gestore di proteggere la propria rete mediante un sistema di password in modo da poter successivamente identificare gli utenti che commettono illeciti attraverso la connessione alla sua Wi- Fi  Chiaramente una situazione del genere è sicuramente abbastanza remota che si verifichi anche, perché è necessaria una denuncia formale e quindi libera i gestori dal tenere traccia di qualsiasi tipo delle connessioni effettuate presso la propria attività.

Naturalmente è sempre consigliato farsi lasciare un dato dal cliente come email o numero di telefono ma solo ai fini di poterlo poi inserire in una mailing list per poterlo informare su promozioni, eventi speciali e coupon in modo da poterlo stimolare a tornare presso la  propria azienda. Non dimentichiamo poi che un sistema Wi-Fi come il nostro ISI Spot, consente di segmentare la banda  in modo da poter limitare la quantità di dati a disposizione di ogni cliente per evitare che due-tre persone che guardino ad esempio video in streaming esauriscano la banda disponibile rendendo impossibile la fruizioni degli altri clienti connessi.

Lionello Flamini

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